Introduzione
Lavorare in un cantiere dopo il tramonto comporta un rischio concreto se l’illuminazione non è adeguata. La visibilità ridotta può causare infortuni, errori di manovra, ostacoli invisibili e disorganizzazione generale. Per evitare gravi incidenti, è indispensabile installare sistemi di illuminazione artificiali efficaci, regolamentati e progettati per resistere a condizioni ambientali avverse.
1. Perché l’illuminazione in cantiere è fondamentale
I cantieri che operano in orari notturni o in ambienti bui (gallerie, sotterranei, magazzini) hanno bisogno di un sistema di illuminazione progettato con criteri di sicurezza.
Principali rischi senza illuminazione adeguata:
- Cadute e infortuni da inciampo
- Errori nell’uso di mezzi e attrezzature
- Difficoltà nella lettura di segnali o cartellonistica
- Incidenti tra operatori e macchinari in movimento
- Mancato rispetto delle norme di sicurezza
Secondo l’INAIL, oltre il 12% degli incidenti nei cantieri avviene in condizioni di visibilità ridotta. Un impianto luminoso non è solo utile: è obbligatorio per legge.
2. Requisiti normativi: cosa prevede la UNI 12464-2 e CEI 34-34
Norma UNI EN 12464-2: Illuminazione per esterni
Stabilisce le condizioni minime per ambienti di lavoro all’aperto:
Parametro | Significato |
---|---|
Em (lux) | Illuminamento medio mantenuto |
U0 (uniformità) | Rapporto tra illuminamento minimo e medio |
Ra (resa cromatica) | Fedeltà dei colori rispetto alla luce naturale |
GRL (abbagliamento) | Livello massimo di abbagliamento tollerabile |
Esempio: per una zona di transito veicoli in cantiere, il minimo consigliato è di 50 lux, mentre nelle aree operative o di carico si sale a 100–150 lux.
Norma CEI 34-34: Illuminazione portatile
Questa norma disciplina le lampade portatili da cantiere, imponendo:
- Impugnature isolate e non assorbenti;
- Protezione contro il contatto con parti elettriche;
- Presenza di vetro protettivo e griglia di sicurezza.
3. Tipologie di impianti di illuminazione in cantiere
3.1 Impianti fissi
Si tratta di sistemi ancorati saldamente alla struttura del cantiere. Vengono installati su pali, impalcature, pareti o container e necessitano utensili per essere smontati.
Vantaggi:
- Copertura costante e stabile;
- Ideali per lunghe permanenze;
- Adatti anche a gallerie o magazzini.
Requisiti: devono essere resistenti a urti, vibrazioni, polvere e schizzi d’acqua (IP54 o superiore).
3.2 Impianti mobili
La soluzione più flessibile per il lavoro in esterno.
Torri faro e proiettori su carrello sono i protagonisti di questa categoria. Possono essere spostati con facilità e orientati in base al fabbisogno.
Caratteristiche essenziali:
- Grado IP65 (protetti da polvere e getti d’acqua);
- Strutture telescopiche regolabili in altezza;
- Alimentazione a motore o elettrica;
- Fari a LED ad alta potenza (oltre 100.000 lumen).
🟢 Perfetti per demolizioni, scavi, getti in calcestruzzo notturni, movimentazioni.
3.3 Impianti portatili
Si tratta di lampade a mano o fari trasportabili individualmente. Devono essere leggere, resistenti, a basso consumo e con protezioni antishock.
Esempi:
- Lampade a LED con cavo;
- Torce ricaricabili a batteria;
- Fari da appoggio con maniglia.
Normativa CEI 34-34 impone:
- Impugnatura isolante;
- Griglia protettiva antitaglio;
- Isolamento contro polvere e liquidi (minimo IP44).
4. Come progettare l’impianto di illuminazione del cantiere
Per progettare correttamente un sistema di illuminazione temporaneo, considera:
1. Tipologia di attività
Scavo? Verniciatura? Getto? Ogni lavorazione ha fabbisogni diversi.
2. Durata del cantiere
Più è lunga, più conviene usare impianti fissi o mobili potenti.
3. Ambiente circostante
Spazio aperto? Galleria? Zona con vegetazione? Ciò influenza altezza dei fari, potenza, posizionamento.
4. Alimentazione disponibile
Presenza o meno di rete elettrica? Valuta l’uso di torri faro a motore.
5. Illuminazione LED vs Alogena: cosa conviene?
Caratteristica | LED | Alogena |
---|---|---|
Consumo energetico | Basso (fino -80%) | Alto |
Durata | Oltre 50.000 ore | 2.000 ore |
Calore generato | Minimo | Elevato |
Resistenza urti | Alta (corpo in policarbonato) | Media (fragile) |
Manutenzione | Ridotta | Richiede sostituzioni frequenti |
⚠️ Oggi i LED ad alta potenza sono lo standard per l’illuminazione di cantieri: resistenti, economici e sicuri.
6. Checklist rapida per lavorare in sicurezza dopo il tramonto
✅ Verifica il rispetto della UNI 12464-2
✅ Prevedi torri faro con IP65
✅ Usa lampade portatili CEI 34-34
✅ Controlla regolarmente lo stato dei fari e dei cavi
✅ Pianifica le postazioni per evitare zone d’ombra
✅ Proteggi le luci da polvere, urti e agenti atmosferici
✅ Evita l’abbagliamento diretto con orientamenti errati
Conclusione
Illuminare correttamente un cantiere non è solo una buona pratica: è un obbligo normativo e una misura concreta per evitare incidenti, errori e fermi lavoro. Dalla progettazione alla scelta delle lampade, ogni dettaglio conta.
Investire in illuminazione LED di qualità, torri faro mobili certificate e dispositivi portatili conformi alle normative significa:
- maggiore produttività,
- meno rischi,
- più sicurezza per tutti.
FAQ
1. Qual è il valore minimo di lux per illuminare un’area operativa in cantiere?
Secondo la UNI 12464-2, il minimo consigliato è tra 100 e 150 lux, a seconda dell’attività.
2. Le torri faro devono essere certificate?
Sì, devono avere almeno grado IP65 e componenti resistenti a urti, intemperie e polvere.
3. Posso usare fari alogeni in cantiere?
Sì, ma sono meno efficienti e più fragili dei LED. Oggi si consiglia il passaggio a fari LED.
4. Cosa prevede la norma CEI 34-34?
Stabilisce i requisiti di sicurezza elettrica e meccanica per lampade portatili da cantiere.
5. È obbligatorio un progetto di illuminazione per lavori notturni?
Sì, per i cantieri notturni o in ambienti bui è richiesto un piano di illuminazione conforme alle normative UNI e CEI.